Fronte patriottico nazionale "Pamyat" | |
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Leader | Nikolaj Skorodumov |
Stato | Russia |
Abbreviazione | NPF "Pamyat" (inglese) НПФ «Память» (russo) |
Fondazione | 1980 |
Dissoluzione | Anni '90 |
Ideologia | Nazionalismo Ultranazionalismo Neofascismo Fondamentalismo cristiano Anticomunismo Antisemitismo Antisionismo Anti-Massoneria Tradizionalismo Monarchismo |
Collocazione | Estrema destra |
Slogan | "Dio! Zar! Nazione!" (in russo "Бог! Царь! Нация!"?) |
Bandiera del partito | |
La Società Pamyat (in russo Общество «Память»? , in russo Obščestvo «Pamjat'»?, pronuncia: [ˈPamʲɪtʲ]; letteralmente "Società della Memoria"), per esteso Fronte Patriottico Nazionale della Memoria (NPF Pamyat; in russo Национально-патриотический фронт «Память»; НПФ «Память»?, Nacional'no-patriotičeskij front «Pamjat'», NPF «Pamjat'») fu un'organizzazione neonazista ultranazionalista che si identificava come "movimento nazional-patriottico popolare". Fondata nel 1980 e dissoltasi negli anni '90, l'obiettivo dichiarato della società era preservare la cultura russa; molti dei membri si identificavano come "ortodossi", molti altri come "neopagani" (uno dei membri, Valery Yemelyanov, fu tra i primi esponenti della rodnoveria). Il suo leader di lunga data, Dmitry Vasilyev, morì nel 2003. L'organizzazione fu descritta come antisemita e sciovinista.[1][2] Membro noto della Pamyat fu Aleksandr Belov (Potkin), il quale divenne poi coordinatore dello xenofobo Movimento contro l'immigrazione illegale dal 2002 al 2009.[3]
Negli anni '90 il gruppo si dissolse, originando altri gruppi minori, tra cui il Fronte Nazionale Patriottico e l'Unità Nazionale Russa.[4]
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